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papa3.
(Del lat. pappa, comida de niños).
1. f. coloq. Tontería, vaciedad, paparrucha.
2. f. pl. Sopas muy blandas.
3. f. pl. Masa blanda de barro o de otra cosa.
4. f. pl. coloq. Cualquier especie de comida.
Meliga, Granon (Liguria), Quarantino, Ostenga (Piemonte), melega, formenton, carlon (Lombardia), sorgo turco (Veneto), furmintun, Lalghein (Emilia), furmintô (Romagna) granone, frumentone (Toscana) granone (Abruzzi), migghiu, rodindia (Calabria), granudinnia (Sicilia) trigu de indias , cigilianu (Sardegna).
Cholo (mais dolce in quechua, lingua india del Perù), qollo sara (mais, adatto ad essere arrostito, in quechua), saraac (mais adatto per la chicha, birra in quechua) , zara (mais in quechua).
L'isola è molto verdeggiante, piana e fertilissima, e non ho dubbio che tutto l'anno gli abitanti seminino il panìco (panizo) e lo raccolgano, così per tutti gli altri prodotti".
Fernandina (Long Island), 16 ottobre 1492, in Cristoforo Colombo, "Giornale di bordo", a cura di P,E.Taviani e C. Varela, Nuova Raccolta Colombiana, Roma, 1988
"Fecero quindi portare pane, frutta svariate, vino rosso e bianco, ma non fatti d'uva, bensì dovevano essere di frutta, il rosso di una sorta ed il bianco di un altro e similmente qualche altro vino fatto di maiz che è una semente contenuta in una spiga come una pannocchia che io portai in castiglia dove già ve n'è molto; e sembra che il migliore venga considerato di grande eccellenza ed abbia grande valore".
Lettera-relazione ai Cattolici Sovrani, terzo viaggio, 1498, in "I viaggi dopo la scoperta", a cura di Gabriella Airaldi, Verona, 1985.
"Fanno il pane, con poca differenza, anche con un tipo di frumento di cui c'è grande abbondanza fra i Lombardi e gli Spagnoli di Granada, il panìco. La sua pannocchia è più lunga di un palmo e termina a punta, della grossezza quasi di un braccio; i grani fissati dalla natura con ordine mirabile, per forma e volume, somigliano ad un pisello: quando sono acerbi, sono bianchi, una volta maturati diventano nerissimi, spezzati superano per candore la neve; chiamano questa specie di frumento mais".
Lettera al Cardinale Ascanio Sforza Visconti, inviata dalla corte di Spagna il 13 novembre 1493, pubblicata nella Prima Decade , Libro primo, nel 1511 a Siviglia (nella seconda edizione del 1516 compare per la prima volta la parola mais)
"Ex Asia, quae Turcorum Imperatori paret, invectum creditur, atque inde Turcico frumenta nomen (...) Non tandem ex Asia aut oriente, sed ab occidente et ex Fortunatis aliisque Americae vicinis insulis, atque ex ipsius Americae nonnullis provinciis allatum ubi et seritur et maizum sive maizium nuncupatur".
(Si crede che sia importato dall'Asia, che appartiene all'imperatore dei Turchi, e da ciò il nome di granoturco... Invece non proviene dall'Asia o dall'Oriente, ma dall'Occidente, dalle (isole) Fortunate, da altre vicine isole dell'America e anche da qualche provincia dell'America stessa ove è coltivato ed è chiamato maizum o maizium.)
"Frumentorun leguminumpalustrum et acquaticum herbarum ac eorum quae eo pertinet historia", dall'officina di Cristoforo Plantini, Anversa, 1566.
"E che i semi erano molti di quelle radici, come i fagioli, e di certe sorte di fave, e di un altro grano come paniccio, da lor chiamato maiz di buonissimo sapore cotto, o arrostito, o pesto in polente".
Historie della vita e dei fatti di Cristoforo Colombo (Cap. XXVII), Venezia , 1571
"Il grano indiano che turco malamente si suol dire come vuole il Dodoneo, che chiamano in quelle Indie maiz, del quale ne mostrano e rosso e porporeggiante e giallo e bianco e nero, molto è usitato in quelle Indie da quella gente per fare il suo pane et ancotra piace a' nostri paesi facendolo assai bianco e dolce pane. Se poi sia atto in altre vivande io nol so".
"De insalata e piante in qualunque modo vengono per cibo de l'homo", manoscritti del 1569-1572
"Il grano indiano che turco malamente si suol dire come vuole il Dodoneo, che chiamano in quelle Indie maiz, del quale ne mostrano e rosso e porporeggiante e giallo e bianco e nero, molto è usitato in quelle Indie da quella gente per fare il suo pane et ancotra piace a' nostri paesi facendolo assai bianco e dolce pane. Se poi sia atto in altre vivande io nol so".
"De insalata e piante in qualunque modo vengono per cibo de l'homo", manoscritti del 1569-1572
"Non penso che il grano di mais sia inferiore al frumento; egli è più grosso e ricco e genera sangue; ragione per la quale quelli che lo consumano per la prima volta in grande quantità soffrono di gonfiamenti e di pruriti".
"Historia moral y natural de las Indias Occidentales", Siviglia, 1589, dalla traduzione di J. Remy-Zephir, Parigi, 1979
"Il mais è uno dei cereali che devono essere maggiormente stimati nel mondo... Si macina sopra una pietra e si fa il pane senza usare nè sale nè lievito nè altro che un pò di acqua fredda e subito tosta o cuoce in una casseruola o su un disco di terracotta".
"Problemas y secretos maravillosos de las Indias", Mexico, 1591 dall'edizione a cura di Angeles Duran, Madrid, 1988
"Il grano turco nutre molto meno del frumento, della segala, dell'orzo o dell'avena. Il pane che si fa con esso è tanto duro e secco come una galletta, causa indigestione violenta e rende poco o nessuna nutrizione al corpo... è un alimento più conveniente per i porci che per gli uomini".
"The Herball", Londra, 1597, in "La historia de un bastardo: maiz y capitalismo" di Arturo Warman. Mexico,
"Essi (gli Indiani) lo mangiano al posto del pane, grigliato o bollito nell'acqua... ella farina del mais gli Spagnoli fanno delle gallette, delle frittelle ed altri piatti delicati sia per i sani che per gli ammalati..."
"Commentari reali sul Perù degli Incas", Lisbona, 1609, traduzione di Renè L.F. Durand.Parigi, 1982
Nel 1288 Bonvesin della Riva esalta la fertilità delle campagne del milanese e l'alta produttività di lino, vino e frutta nel De Magistris Urbis Mediolani:
".. I nostri fertili territori producono ogni sorta di granaglie: grano, segale, miglio, panico, onde s’intride il paniccio (pane dolce di miglio) ed ogni genere d’eccellenti legumi da cuocere, fave, ceci, fagioli, lupini, lenticchie e il tutto in tanta copia che non solo basta a supplire al difetto di vettovaglie di cui soffre Como, ma avanza da mandare di là delle Alpi.
Mira que tengo un libro muy serio que habla del maiz original, sin mazorcas...pero dice tambien que ya se selecionò la variedad con mazorcas millares de anos atras
Voragine es la version errada...que creas o no...pero es aquella que prefieren los que son extranjeros.
No contesto que hayan libros que dicen voragine y que sean antiguos...no todos los autores conocian la ciudad de Varago/Varazze...tambien no todos los italianos, porqué italia es grande y varazze pequena...
y todos los autores antiguos conocian que era una vorago-ginis...
No hay duda, contemporaneamente, que nuestro Jacopo naciò en Varago, actual provincia de Savona y no en un abismo...
Hablando entre vosotros està bien Voragine, porqué es la forma cristalizada...como decir London en lugar que Londra...
el importante es no utilizar Voragine con un italiano...
Biblioteca: MAIZ. El misterio de una graminea.
TM
he comprendido solo TESTUA
Biblioteca: MAIZ. El misterio de una graminea.
Silmarillion
sabes que los conquistadores hacian similitudines con lo que conocian...los papagayos para ellos eran gallos o gayos
Biblioteca: MAIZ. El misterio de una graminea.
papagayos...origen incerta...comodo
Biblioteca: MAIZ. El misterio de una graminea.
muchas gracias alicia...creo que el tema sea interesante
Como se dice la polenta en espanol?
Biblioteca: MAIZ. El misterio de una graminea.
Silmarillion
los Tainos son muy potentes en los EEUU..
mitizados es la palabra exacta
Biblioteca: MAIZ. El misterio de una graminea.
silma
la h en mitad de una palabra puede indicar en una lengua neolatina que se perdiò una consonante
Biblioteca: MAIZ. El misterio de una graminea.
Pues son los tainos que no conferman nada...hacen hipotesis como hago yo :-)
puede ser que la mias no sean exactas, claro
Biblioteca: MAIZ. El misterio de una graminea.
e "pappa di cereali" come si dice?
perché credo che fossero pappe, all'origine
Biblioteca: MAIZ. El misterio de una graminea.
he visto que se dice papa...el espanol es demasiado facil
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Lo sé que son los Puertoricanos...y no son una minorancia importante?
Tienen una cultura...su spanglish particular...barrios...mafias...
que no sean libres es otra cosa
Biblioteca: MAIZ. El misterio de una graminea.
no la papa de los ninos
Biblioteca: MAIZ. El misterio de una graminea.
papa3.
(Del lat. pappa, comida de niños).
1. f. coloq. Tontería, vaciedad, paparrucha.
2. f. pl. Sopas muy blandas.
3. f. pl. Masa blanda de barro o de otra cosa.
4. f. pl. coloq. Cualquier especie de comida.
Biblioteca: MAIZ. El misterio de una graminea.
http://www.istitutodatini.it/biblio/images/it/riccard/10382/dida/825.htm
Biblioteca: MAIZ. El misterio de una graminea.
Meliga, Granon (Liguria), Quarantino, Ostenga (Piemonte), melega, formenton, carlon (Lombardia), sorgo turco (Veneto), furmintun, Lalghein (Emilia), furmintô (Romagna) granone, frumentone (Toscana) granone (Abruzzi), migghiu, rodindia (Calabria), granudinnia (Sicilia) trigu de indias , cigilianu (Sardegna).
Cholo (mais dolce in quechua, lingua india del Perù), qollo sara (mais, adatto ad essere arrostito, in quechua), saraac (mais adatto per la chicha, birra in quechua) , zara (mais in quechua).
Biblioteca: MAIZ. El misterio de una graminea.
http://www.racine.ra.it/russi/webscuola/alimamer/mais.htm
Biblioteca: MAIZ. El misterio de una graminea.
Gacha no se dice en italiano, pero creo que tenga que ver con gouache, guazza, sguazzare...
Biblioteca: MAIZ. El misterio de una graminea.
en turco el maiz se llama kukuruz
Biblioteca: MAIZ. El misterio de una graminea.
Colon habla de paniz
tengo solo la edicion italiana:
L'isola è molto verdeggiante, piana e fertilissima, e non ho dubbio che tutto l'anno gli abitanti seminino il panìco (panizo) e lo raccolgano, così per tutti gli altri prodotti".
Fernandina (Long Island), 16 ottobre 1492, in Cristoforo Colombo, "Giornale di bordo", a cura di P,E.Taviani e C. Varela, Nuova Raccolta Colombiana, Roma, 1988
Biblioteca: MAIZ. El misterio de una graminea.
"Fecero quindi portare pane, frutta svariate, vino rosso e bianco, ma non fatti d'uva, bensì dovevano essere di frutta, il rosso di una sorta ed il bianco di un altro e similmente qualche altro vino fatto di maiz che è una semente contenuta in una spiga come una pannocchia che io portai in castiglia dove già ve n'è molto; e sembra che il migliore venga considerato di grande eccellenza ed abbia grande valore".
Lettera-relazione ai Cattolici Sovrani, terzo viaggio, 1498, in "I viaggi dopo la scoperta", a cura di Gabriella Airaldi, Verona, 1985.
Dove ve n'è già molto (adonde ya hay mucho!!!)
Biblioteca: MAIZ. El misterio de una graminea.
"Fanno il pane, con poca differenza, anche con un tipo di frumento di cui c'è grande abbondanza fra i Lombardi e gli Spagnoli di Granada, il panìco. La sua pannocchia è più lunga di un palmo e termina a punta, della grossezza quasi di un braccio; i grani fissati dalla natura con ordine mirabile, per forma e volume, somigliano ad un pisello: quando sono acerbi, sono bianchi, una volta maturati diventano nerissimi, spezzati superano per candore la neve; chiamano questa specie di frumento mais".
Lettera al Cardinale Ascanio Sforza Visconti, inviata dalla corte di Spagna il 13 novembre 1493, pubblicata nella Prima Decade , Libro primo, nel 1511 a Siviglia (nella seconda edizione del 1516 compare per la prima volta la parola mais)
Biblioteca: MAIZ. El misterio de una graminea.
Remberto Dedoneo
"Ex Asia, quae Turcorum Imperatori paret, invectum creditur, atque inde Turcico frumenta nomen (...) Non tandem ex Asia aut oriente, sed ab occidente et ex Fortunatis aliisque Americae vicinis insulis, atque ex ipsius Americae nonnullis provinciis allatum ubi et seritur et maizum sive maizium nuncupatur".
(Si crede che sia importato dall'Asia, che appartiene all'imperatore dei Turchi, e da ciò il nome di granoturco... Invece non proviene dall'Asia o dall'Oriente, ma dall'Occidente, dalle (isole) Fortunate, da altre vicine isole dell'America e anche da qualche provincia dell'America stessa ove è coltivato ed è chiamato maizum o maizium.)
"Frumentorun leguminumpalustrum et acquaticum herbarum ac eorum quae eo pertinet historia", dall'officina di Cristoforo Plantini, Anversa, 1566.
Biblioteca: MAIZ. El misterio de una graminea.
Paniz/panico deriva del latin, por cierto
Biblioteca: MAIZ. El misterio de una graminea.
el panico es un genere de graminea a la cual pertenece el millo
http://www.etimo.it/?term=panico&find=Cerca
Biblioteca: MAIZ. El misterio de una graminea.
en piamonte llamamos "pana" a la mazorca
Biblioteca: MAIZ. El misterio de una graminea.
panìco no pànico jajajaja
Biblioteca: MAIZ. El misterio de una graminea.
viene de pànica = espiga en latin
Biblioteca: MAIZ. El misterio de una graminea.
se llama asì, porqué pana es como tanto hilo junto
filo arrotolato=gomitolo in italiano
Biblioteca: MAIZ. El misterio de una graminea.
verbo: dipanare
Biblioteca: MAIZ. El misterio de una graminea.
panica
fusto involuto di filo, in senso figurato
Biblioteca: MAIZ. El misterio de una graminea.
italiano panno=tela
Biblioteca: MAIZ. El misterio de una graminea.
http://www.etimo.it/?cmd=id&id=12356&md=b2ac5978974732e973ba4894f9c9171b
Biblioteca: MAIZ. El misterio de una graminea.
bueno hemos comprendido que por Colon el maiz era un paniz y no lo hablaba con otro nombre (hablo del almirante, no de su hijo)
Biblioteca: MAIZ. El misterio de una graminea.
Segun su hijo:
Ferdinando Colombo
"E che i semi erano molti di quelle radici, come i fagioli, e di certe sorte di fave, e di un altro grano come paniccio, da lor chiamato maiz di buonissimo sapore cotto, o arrostito, o pesto in polente".
Historie della vita e dei fatti di Cristoforo Colombo (Cap. XXVII), Venezia , 1571
Biblioteca: MAIZ. El misterio de una graminea.
da lor chiamato maiz
dice que son los indios que lo llaman asì...pero maiz es lo que comprenderon los espanoles
Biblioteca: MAIZ. El misterio de una graminea.
Costanzo Felici
"Il grano indiano che turco malamente si suol dire come vuole il Dodoneo, che chiamano in quelle Indie maiz, del quale ne mostrano e rosso e porporeggiante e giallo e bianco e nero, molto è usitato in quelle Indie da quella gente per fare il suo pane et ancotra piace a' nostri paesi facendolo assai bianco e dolce pane. Se poi sia atto in altre vivande io nol so".
"De insalata e piante in qualunque modo vengono per cibo de l'homo", manoscritti del 1569-1572
Biblioteca: MAIZ. El misterio de una graminea.
Costanzo Felici
"Il grano indiano che turco malamente si suol dire come vuole il Dodoneo, che chiamano in quelle Indie maiz, del quale ne mostrano e rosso e porporeggiante e giallo e bianco e nero, molto è usitato in quelle Indie da quella gente per fare il suo pane et ancotra piace a' nostri paesi facendolo assai bianco e dolce pane. Se poi sia atto in altre vivande io nol so".
"De insalata e piante in qualunque modo vengono per cibo de l'homo", manoscritti del 1569-1572
Biblioteca: MAIZ. El misterio de una graminea.
José de Acosta
"Non penso che il grano di mais sia inferiore al frumento; egli è più grosso e ricco e genera sangue; ragione per la quale quelli che lo consumano per la prima volta in grande quantità soffrono di gonfiamenti e di pruriti".
"Historia moral y natural de las Indias Occidentales", Siviglia, 1589, dalla traduzione di J. Remy-Zephir, Parigi, 1979
Biblioteca: MAIZ. El misterio de una graminea.
sì, puede ser que maiz sea una forma que cruza mahisì y paniz
Biblioteca: MAIZ. El misterio de una graminea.
siempre que el mahisì existiese como palabra (no tenemos documentos para decirlo)
Biblioteca: MAIZ. El misterio de una graminea.
Juan de Cardenas
"Il mais è uno dei cereali che devono essere maggiormente stimati nel mondo... Si macina sopra una pietra e si fa il pane senza usare nè sale nè lievito nè altro che un pò di acqua fredda e subito tosta o cuoce in una casseruola o su un disco di terracotta".
"Problemas y secretos maravillosos de las Indias", Mexico, 1591 dall'edizione a cura di Angeles Duran, Madrid, 1988
Biblioteca: MAIZ. El misterio de una graminea.
Un ingles tonto
John Gerard
"Il grano turco nutre molto meno del frumento, della segala, dell'orzo o dell'avena. Il pane che si fa con esso è tanto duro e secco come una galletta, causa indigestione violenta e rende poco o nessuna nutrizione al corpo... è un alimento più conveniente per i porci che per gli uomini".
"The Herball", Londra, 1597, in "La historia de un bastardo: maiz y capitalismo" di Arturo Warman. Mexico,
Biblioteca: MAIZ. El misterio de una graminea.
Inca Gargilaso de la Vega
"Essi (gli Indiani) lo mangiano al posto del pane, grigliato o bollito nell'acqua... ella farina del mais gli Spagnoli fanno delle gallette, delle frittelle ed altri piatti delicati sia per i sani che per gli ammalati..."
"Commentari reali sul Perù degli Incas", Lisbona, 1609, traduzione di Renè L.F. Durand.Parigi, 1982
Biblioteca: MAIZ. El misterio de una graminea.
puede ser que el maiz americano existiese todavia tambien en la forma originaria, mas similar al paniz europeo
que hubiesen formas mas evolucionadas (con mazorca) y otras menos (sin mazorca) con espigas
Biblioteca: MAIZ. El misterio de una graminea.
Nel 1288 Bonvesin della Riva esalta la fertilità delle campagne del milanese e l'alta produttività di lino, vino e frutta nel De Magistris Urbis Mediolani:
".. I nostri fertili territori producono ogni sorta di granaglie: grano, segale, miglio, panico, onde s’intride il paniccio (pane dolce di miglio) ed ogni genere d’eccellenti legumi da cuocere, fave, ceci, fagioli, lupini, lenticchie e il tutto in tanta copia che non solo basta a supplire al difetto di vettovaglie di cui soffre Como, ma avanza da mandare di là delle Alpi.
Biblioteca: MAIZ. El misterio de una graminea.
Mira que tengo un libro muy serio que habla del maiz original, sin mazorcas...pero dice tambien que ya se selecionò la variedad con mazorcas millares de anos atras
Biblioteca: MAIZ. El misterio de una graminea.
http://www.pbmstoria.it/dizionari/storiografia/lemmi/037.htm
BRAUDEL
Biblioteca: De Lares y Julianes
balsense
veo que tambien en portugal se hace el mismo error que en Espana...
jacobus no puede ser a voragine, porqué es a varagine
varago/varaginis es varazze una ciudad de la Liguria
vorago voraginis signifiqueria abismo
Biblioteca: De Lares y Julianes
si buscas errores encontras cosas erradas :-)
ahora es tiempo de hacer un poquito de claro en toda esta niebla
cuannu s'alzat su bentu
es nezessariu bentulare...
dicen en Cerdena!
http://www.cappuccinivarazze.it/varazze/varazze.html
varagine es toponimo que deriva de un lugar adonde se hacen las naves
"cantiere navale"
http://www.provincia.savona.it/attivita/statistica/0comunixx.asp?c=65
http://www.medioevo.com/me_nav_storie/francesco_00.htm
Biblioteca: LAS DOS CARAS DE COLON
Colon napolitano me faltaba
:-)
Yo creo que si no hubiese sido Colon habria sido otro europeo...
A.M.
concordo con el hecho de los ojos de las estatuas griegas arcaicas.
Yo decia soltanto que aquellas etruscas tenian el mismo rasgo...
Biblioteca: De Lares y Julianes
Voragine es la version errada...que creas o no...pero es aquella que prefieren los que son extranjeros.
No contesto que hayan libros que dicen voragine y que sean antiguos...no todos los autores conocian la ciudad de Varago/Varazze...tambien no todos los italianos, porqué italia es grande y varazze pequena...
y todos los autores antiguos conocian que era una vorago-ginis...
No hay duda, contemporaneamente, que nuestro Jacopo naciò en Varago, actual provincia de Savona y no en un abismo...
Hablando entre vosotros està bien Voragine, porqué es la forma cristalizada...como decir London en lugar que Londra...
el importante es no utilizar Voragine con un italiano...
http://www.etimo.it/?term=varare
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