Realizada por: Maktub
Al Druida: Pangur
Formulada el lunes, 22 de noviembre de 2004
Número de respuestas: 12
Categoría: Temas Históricos y Artísticos

Una duda sobre la antigua Irlanda


Hola, Pangur:

Una preguntilla sencilla, pero de complicada respuesta, a juzgar por lo que me está costando encontrar datos en internet.

¿Qué motivó que el Imperio Romano no ocupara Irlanda? Supongo que tú, que estás puesta en estos temas, lo sabrás casi de seguro.

He leido sobre el general Cneo Julio Agrícola, pero no he encontrado suficiente material. Solamente, si no me equivoco, que propuso ocuparla pero no se aceptaron sus ideas. Y también que su difícil geografía desmotivaba cualquier planteamiento conquistador, pero no creo que fuera ésta la auténtica razón, máxime valorando la maquina militar romana.

Gracias de antemano. Un saludote.

Respuestas

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  1. #1 Pangur martes, 23 de noviembre de 2004 a las 23:08

    Miraré a ver. Pero ¿ya sabes que los romanos parece tenían un asentamiento (campamento, puerto controlado) cerquita del actual Dublín?


  2. #Gracias Maktub AGRADECIMIENTO

    Gracias a tod@s. Miradme más cosillas, ¿eh? ,

  3. #2 giorgiodieffe martes, 23 de noviembre de 2004 a las 23:56

    Si lees es italiano:

    "scrive Richard Warner, Responsabile del Dipartimento di Archeologia ed Etnografia all'Ulster Museum :



    I Romani hanno invaso l'Irlanda oppure no?
    Questa questione, che ha sonecchiato tranquillamente neil'ambito delgli studi gaelici per decadi, è recentemente tornata alla ribalta.

    Ciò per due due motivi: il primo, l' annuncio relativo alla scoperta di un castrum romano a Drumanagh, nei pressi di Dublino (15 Km ); ed in secondo luogo, il tentativo quasi isterico da parte di alcuni esponenti della frangia nazional-tradizionalista dell'archeologia irlandese di destituire la notizia di fondamento, a sostegno dell'ortodossia delle radicate teorie non-invasionistiche.

    Nel mio punto di vista, la risposta è in modo schiacciante :SI, i Romani hanno invaso l'Irlanda.

    Ma questo ha pochissimo a che fare con la scoperta di Drumanagh.

    C'è un'abbondanza di altri motivi per credere che l'Irlanda subì un'invasione romana.

    Ma in primo luogo, dobbiamo definire che cosa intendiamo col termine "Romani" e col termine "Invasione".
    Nessun dubtia che Cesare invase la Britannia, tuttavia il suo esercito, in gran parte composto da non-Italici, ha lasciato poche tracce evidenti, rimase soltanto per un breve periodo e non riusci ad incorporare la Britannia nel dominio romano.
    Se non fosse stato per il fortunato pervenire sino a noi del suo De Bello Gallico, senza dubbio non ci sarebbe nessun archeologo così coraggioso da postulare un'invasione romana della Britannia nel primo secolo a.C.

    Dobbiamo dunque intendere il termine "Romani" come implicazione di un'origine dai territori sotto l'egida dell'Impero Romano, e "Invasione" come intrusione di forze armate di numero ragionevolmente consistente.
    Non cadiamo nell'errore di intendere "Invasione" come sinonimo di "conquista" o l'incorporazione della nazione nell'impero, o che tutte le persone coinvolte in essa fossero Italici.

    C'è sorprendentemente poco materiale romano in Irlanda, ma quello che vi si trova ha una distribuzione peculiare.
    Nessun reperto romano è stato trovato in concomitanza con materiale indigeno.
    Effettivamente, in gran misura le distribuzioni degli oggetti romani e indigeni sono indipendenti e senza relazione gli uni con gli altri.
    Sembra che quei nativi che potevano usufruire di una sofisticata industria di manufatti lateniani non avessero interesse per le manifatture romane.
    Inoltre nel Sud-Est, in Leinster, dove è stato rinvenuto un discreto numero oggetti romani, e persino di sepolture romane e di intere necropoli in stile romano, il materiale nativo è sorprendentemente raro.
    seguendo unicamente le testimonianze archeologiche dunque, potremmo postulare ingerenze notevoli nel Sud-Est intorno al I secolo d.C., un'ipotesi sostenuta dal fatto che alcuni nomi di nuclei tribali gaelici registrati da Tolomeo nel II secolo sono identici a nomi di tribù galliche e britanniche.
    Inoltre, la popolazione della zona, in periodo altomedievale si faceva portatrice di una forte tradizione che voleva la sua origine in Britannia, così come è da notare l'uso in ambito letterario e toponomastico di termini che risultano essere prestiti dal Latino e dal Britonico

    L'antica mitologia irlandese, non può certo venir accettata come "Storia", ma alcuni degli eruditi più fini l'hanno saputa leggere come "ombra della Storia".

    Interessante una leggenda che parla di un capo-clan irlandese, Tuathal, che dopo aver passato un certo tempo in Britannia, era tornato in Irlanda con un'esercito ed aveva preso possesso delle Midlands irlandesi.
    Curioso ricordare come Tacito ci dice che Agricola, mentre ponderava l'invasione dell'Irlanda, abbia avuto al seguito un capo irlandese che mirava a coinvolgere nel suo progetto.

    Quasi nello stesso periodo, Giovenale ci dice specificamente che, "LE ARMI ROMANE SONO STATE PORTATE OLTRE LE SPIAGGE DI HIBERNIA" .
    Il mito di Tuathal lo collega ad un certo numero di siti irlandesi, alcuni dei quali sono stati scavati ed hanno prodotto del materiale romano del tardo I o del primo II secolo d.C.
    Effettivamente, la distribuzione di materiale romano nell'entroterra si abbina notevolmente bene con la mitica campagna di conquista di Tuathal.

    Possiamo interpretare la figura di Tuathal come un avventuriero (probabilmente un nobile) esule che prese e mantenne il potere con l'aiuto delle armi romane, che è stato seguito da un certo numero di altre figure a lui analoghe con supporto simile per i due secoli successivi. s

    Possiamo sostenere una tesi simile perché i luoghi che hanno prodotto evidenza di materiale romano di I/II sec. d.C., sono gli stessi dove viene trovato materiale romano di tipo più tardo.

    In particolare Tara, il complesso rituale delle Midlands e Clogher, un hillfort del Nord, hanno prodotto materiale romano di I/II d.C. e più tardo, ma nessun oggetto indigeno.

    Entrambi i siti divennero le capitali di nuovi monarchi, le cui origini e quelle dei loro eserciti, nei racconti antichi, venivano imputate alla Britannia.

    A Cashel, capitale di un potentato del Sud dalle origini analoghe, non soltanto è stata ritrovata una fibula tardo-romana, ma il nome stesso della località, antichissimo, deriva dal latino "castellum".

    Non è accettabile rifiutare questa concatenazione di prove nascondendosi dietro la considezione semplicistica che ne' un fortrezza romana in pietra ne' una strada romana è mai stata trovata.

    Né possiamo stornare facilmente lo straordinario dato di fatto che le manifatture, e in gran misura la cultura delle classi più alte della società irlandese dal VI secolo in poi, debbono moltissimo ai Romani.
    Per fornire appena due esempi fra molti: la spilla da mantello più comune nel contesto irlandese dal quarto all'undicesimo secolo, la fibula penannulare, evolutasi da una fibula romano-britannica, e la spada irlandese altomedioevale, che era, sia nella forma che nel nome, una mutuazione da quello dell'esercito romano.

    In conclusione: l'Irlanda altomedioevale ha tutta l'apparenza di essere, culturalmente, un erede del mondo romano (nell'accezione più vasta di "Romano", che ho già illustrato in precedenza), un mondo al quale, in precedenza, non era mai stata associata."


  4. #3 giorgiodieffe martes, 23 de noviembre de 2004 a las 23:57

    el enlace:
    http://www.signainferre.it/modules.php?name=News&file=article&sid=715


  5. #4 Enát martes, 28 de diciembre de 2004 a las 15:46

    Sabemos italiano, fijo. Yo puedo dar una aportación que lei. Segun lei, no llegaron porque no quisieron. Segun tengo entendido, sus soldados estaban mermados caundo llegaron a las islas, y ya tenian bastante con los escoceses, como para preocuparse de una isla. A esto sumarle, las batallas que podian tener en otros lugares de europa. Roma era grande y con buen ejercito, pero no se puede ser tan acaparador en esta vida.


  6. #5 Brigantinus martes, 28 de diciembre de 2004 a las 16:12

    Pues sí, más o menos lo que dice Enát. Irlanda quedaba muy lejos, el Imperio ya era demasiado extenso, la isla no era una zona de paso ni de producción de materias primas importantes, por lo que no tenía valor estratégico, siendo una zona periférica sin valor.

    ¿O realmente sí hubo algo más?
    Busca en google "Drumanagh".


  7. #6 Gaditano martes, 28 de diciembre de 2004 a las 16:29

    Creo que es lo que decis, Irlanda ocupa una situación marginal. No creo que fuese ni por la orografia, no es un pais especialmente montañoso , ni por sus pobladores, no más guerreros que otros. Irlanda no es un pais rico en mineria, ni sus graniticas tierras son demasiado fértiles, además en la época estaria llena de bosques es decir que ni para la ganaderia. Ni ocupa un lugar estrategico en rutas comerciales...Creo que de haberselo propuesto no habrian tenido más problemas en conquistar Irlanda que otros paises.


  8. #7 Granlon martes, 28 de diciembre de 2004 a las 18:30

    Según tengo entendido en una ocasión se lo plantearon, invadir Hibernia, pero al final desistieron, igual que desistieron de tomar Etiopía (tierras al sur de Egipto, no confundir con la Etiopía actual). También resulta curioso que abandonaron Mesopotámica después de conquistada, la entregaron a los partos. En pocas palabras: el imperio era demasiado extenso, empezaba a ser difícil de controlar para esos tiempos de comunicaciones lentas.
    Además, no quisiera ofender a ningún irlandés, pero la isla no debería resultar un botín demasiado tentador para las "águilas".

    Saludos


  9. #8 Maktub martes, 28 de diciembre de 2004 a las 18:52

    Pues va a ser que sí... No obstante, cuando deje de currar, quiero haceros unos comentarios al respecto de vuestras acertadas, creo, hipótesis.

    Saludos.


  10. #9 azenor miércoles, 29 de diciembre de 2004 a las 00:50

    sobre el artículo enviado por giorgio he de decir que no estoy en absoluto de acuerdo con que los materiales romanos en Irlanda aparezcan desvinculados del contexto indígena. Esto puede suceder en los tesorillos exclusivamente. Cerámica romana fue hallada en el yacimiento de Lougshinny (co. Dublin), dos vasos de cristal romano y un espejo se hallaron en Stonyford (co.Kilkenny) en una tumba fechada hacia el siglo II d.c. Monedas de los siglos Iv y V se hallaron en Newgrange (probablemente con un carácter ritual), y, finalmente, materiales romanos y una moneda de Constantino fueron hallados en el yacimiento de Freestone (co. Kilkenny). Todo ello demuestra el intenso contacto comercial ( directo y a través del mercenariado) entre Irlanda y la Britania Romana. Los etnónimos y topónimos recogidos por Ptolomeo también muestran el profundo conocimiento que de la isla poseía Roma.


  11. #10 Abo sábado, 23 de abril de 2016 a las 13:50

    Los druidas Pangur y Maktub da la sensación de haberse quedado en "stand by"...despues de 12 cortísimos años.....¿serán capaces de decirnos algo de lo "prometido".      jejejejejejeje


  12. #11 Artay viernes, 02 de junio de 2017 a las 20:44

    En Irlanda la IRA hablaba de resistencia autóctona, pero de eso no hay casi nada publicado. Para mi se debe al Paco valor estratégico de la isla.


  13. #12 Artay viernes, 02 de junio de 2017 a las 20:44

    En Irlanda la IRA hablaba de resistencia autóctona, pero de eso no hay casi nada publicado. Para mi se debe al Paco valor estratégico de la isla.


  14. Hay 12 comentarios.
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