Autor: A.M.Canto
miércoles, 08 de noviembre de 2006
Sección: Artículos generales
Información publicada por: A.M.Canto


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Hallado el supuesto palacio de Rómulo y Remo

El célebre arqueólogo Andrea Carandini acaba de presentar a la prensa en Roma los resultados de sus recientes excavaciones en la zona arcaica de la ciudad. Ha dado con una estructura palacial, y cree pudo ser la "Regia" de Rómulo y Remo.






Artículo retirado por la autora el 12 de octubre de 2006





Más informacióen en: http://terraeantiqvae.blogia.com/


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Comentarios

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  1. #1 J.J.Guijarro 18 de feb. 2005

    eso, eso, que publique...así podremos tener argumentos...porque se necesitan, sino, en el fondo me recuerda todo esto a una maravillosa exposición que vi en Bougoun, en Francia, sobre la arqueología de los restos actuales analizada desde la perspectiva de la mentalidad del futuro... Imaginad las interpretaciones que se pueden hacer acerca de los establos como grandiosos palacios compatimentados internamente en módulos regulares...lo cual denota la existencia de una sociedad profundamente democrática. Aunque, claro, con la evidencia del palacio (por el establo de 140 metros cuadrados), se hace palpable la existencia de una monarquía parlamentaria...Para morirse de risa. Cuanto más viejo me hago más risa me dan las interpretaciones hechas a volapié...incluso si he de ser malvado algunas más meditadas en las que a algunos amasijos de adobe se les va dando la correcta y esperada forma de lingote chipriota a fuerza de paletín...Para ser sincero al cien por cien...casi puedo esbozar una sonrisa incluso con algunas de mis propias interpretaciones. Esa es la falibilidad de la arqueología...Por ello, como señala con cordura guizeb, es mejor esperar a tener más datos.
    Por cierto frodo...que la loba era muy importante en la leyenda...¿y si el palacio era suyo y los pobres Romulín y Remín vivían en un adosadito a modo de cabañita?.
    Buen fin de semana a la vista. Salud

  2. #2 giorgiodieffe 19 de feb. 2005

    http://www.db.avvenire.it/pls/avvenire/ne_cn_avvenire.c_leggi_articolo?id=515099&id_pubblicazione=2

    Venerdi 11 febbraio 2005

    Avevano ragione Romolo & Remo

    Una datazione soltanto convenzionale, quella che fa risalire la fondazione di Roma all'anno 753 avanti Cristo? L'archeologo Andrea Carandini non ne è affatto convinto e si prepara a dimostrarlo domenica prossima a Firenze, nel corso di un incontro organizzato dal mensile «Archeologia Viva». Secondo lo studioso, infatti, i più antichi reperti rinvenuti nell'area dell'Urbe risalirebbero effettivamente alla metà dell'VIII secolo avanti Cristo.



  3. #3 giorgiodieffe 19 de feb. 2005

    Europa » Italia » Firenze


    18 febbraio 2001

    Ore 11.50
    Andrea Carandini, docente di Archeologia classica all'Università di Roma
    "Un archeologo dentro le mura di Romolo"


    http://redazione.romaone.it/4Daction/Web_RubricaNuova?ID=63498&doc=si

    Roma, 15 febbraio 2005 - E' il Prof. Andrea Carandini, dell'Università La Sapienza di Roma, a rivelare la nuova scoperta: gli scavi in corso nel Foro Romano hanno rivelato le strutture appartenenti ad una sontuosa residenza di 345 metri quadri, di cui 105 coperti e 240 di cortile, databile all'VIII secolo a.C. E' il periodo della fondazione di Roma da parte di Romolo, fissata dalla leggenda al 21 aprile 753 a.C.
    Il complesso, che appare come una vera e propria reggia per le dimensioni, si trova nel sito compreso tra la Casa delle Vestali e il cosiddetto Tempio di Romolo. Secondo la tradizione, il secondo re di Roma, Numa Pompilio, avrebbe posto in quest'area la sua abitazione e, del resto, il complesso di forma irregolare a nord del tempio di Vesta è stato già da tempo identificato con la Regia, cioè la residenza dei re in età monarchica: qui era stato rinvenuto un frammento di bucchero con la scritta "REX", risalente alla metà del VI secolo a.C. Ma la scoperta di un nuovo e grande ambiente, con un grande cortile e una sala per banchetti, databile a due secoli prima fa pensare davvero al palazzo dei primi re di Roma. La scoperta sarà ufficialmente presentata domenica prossima al Palacongressi di Firenze nel corso del convegno "Archeologia Viva".
    Insieme alla residenza, più a ovest, sono state rinvenute tracce di una capanna, con piani di cottura e spazi per conservare i cereali. Questi ultimi particolari rimandano alle Vestali, le sacerdotesse di Vesta (protettrice della comunità) che avevano il compito di tenere sempre acceso il fuoco sacro alla dea, simbolo della vita eterna di Roma, e di preparare le focacce per i sacrifici. La casa del re doveva infatti essere un complesso articolato di cui faceva parte, oltre alla Regia vera e propria, anche la casa delle Vestali. L'attuale casa delle Vestali, ai piedi del Palatino, è collegata con il tempio rotondo di Vesta, che deve il suo aspetto all'ultimo restauro, eseguito da Giulia Domna, moglie di Settimio Severo, dopo l'incendio del 191 d.C.
    La scoperta di strutture risalenti all'VIII secolo a.C. è di fondamentale importanza per confermare, insieme al rinvenimento del cosiddetto "muro di Romolo" sul versante settentrionale del Palatino (databile allo stesso periodo e individuato da Carandini nel 1987), che la fondazione di Roma ebbe luogo effettivamente intorno al 750 a.C. Dietro la leggenda, quindi, la storia.

  4. #4 guizeb 21 de feb. 2005

    He investigado el principio del tema y el primer artículo aparecido fue en Il Messaggero el dia 14 de Febrero de este año.

    El artículo dice: "L’archeologo Andrea Carandini ha individuato accanto al tempio di Vesta un “palazzo reale” di 345 metri quadrati
    Scoperta la reggia dei re di Roma

    Gli scavi nel Foro confermano la leggenda: la città eterna è stata fondata nel 753 a.C.

    ROMA La casa dei Re era grande 345 metri quadrati, 105 coperti e 240 di cortile, con un grande ingresso monumentale. Era rifinita con arredi e ceramiche di alta qualità. Si trovava accanto al santuario di Vesta, fuori dalle Mura palatine, nel Foro romano. È venuta alla luce durante gli scavi condotti dal professor Andrea Carandini, uno studioso che da vent’anni ricerca le origini dell’antica Roma. «Insieme al palazzo reale - spiega il professore - abbiamo trovato la capanna delle vestali con il focolare dove veniva acceso il sacro fuoco, e un pavimento risalente alla metà dell’VIII secolo a.C. È una prova che ci consente di datare con precisione la fondazione dell’Urbe». Scavi e leggenda convergono."

    Es decir que de Romulo y Remo, nada de nada.
    Carandini es un arqueólogo mediático pero muy cauto, y me parecía extraño que fueran suyas esas afirmaciones.
    Ahora falta recibir la publicación para ver los detalles y hacernos una idea más concreta.

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