Autor: A.M.Canto
miércoles, 08 de noviembre de 2006
Sección: Artículos generales
Información publicada por: A.M.Canto


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Hallado el supuesto palacio de Rómulo y Remo

El célebre arqueólogo Andrea Carandini acaba de presentar a la prensa en Roma los resultados de sus recientes excavaciones en la zona arcaica de la ciudad. Ha dado con una estructura palacial, y cree pudo ser la "Regia" de Rómulo y Remo.






Artículo retirado por la autora el 12 de octubre de 2006





Más informacióen en: http://terraeantiqvae.blogia.com/


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  1. #1 giorgiodieffe 19 de feb. 2005

    Europa » Italia » Firenze


    18 febbraio 2001

    Ore 11.50
    Andrea Carandini, docente di Archeologia classica all'Università di Roma
    "Un archeologo dentro le mura di Romolo"


    http://redazione.romaone.it/4Daction/Web_RubricaNuova?ID=63498&doc=si

    Roma, 15 febbraio 2005 - E' il ProF. Andrea Carandini, dell'Università La Sapienza di Roma, a rivelare la nuova scoperta: gli scavi in corso nel Foro Romano hanno rivelato le strutture appartenenti ad una sontuosa residenza di 345 metri quadri, di cui 105 coperti e 240 di cortile, databile all'VIII secolo a.C. E' il periodo della fondazione di Roma da parte di Romolo, fissata dalla leggenda al 21 aprile 753 a.C.
    Il complesso, che appare come una vera e propria reggia per le dimensioni, si trova nel sito compreso tra la Casa delle Vestali e il cosiddetto Tempio di Romolo. Secondo la tradizione, il secondo re di Roma, Numa Pompilio, avrebbe posto in quest'area la sua abitazione e, del resto, il complesso di forma irregolare a nord del tempio di Vesta è stato già da tempo identificato con la Regia, cioè la residenza dei re in età monarchica: qui era stato rinvenuto un frammento di bucchero con la scritta "REX", risalente alla metà del VI secolo a.C. Ma la scoperta di un nuovo e grande ambiente, con un grande cortile e una sala per banchetti, databile a due secoli prima fa pensare davvero al palazzo dei primi re di Roma. La scoperta sarà ufficialmente presentata domenica prossima al Palacongressi di Firenze nel corso del convegno "Archeologia Viva".
    Insieme alla residenza, più a ovest, sono state rinvenute tracce di una capanna, con piani di cottura e spazi per conservare i cereali. Questi ultimi particolari rimandano alle Vestali, le sacerdotesse di Vesta (protettrice della comunità) che avevano il compito di tenere sempre acceso il fuoco sacro alla dea, simbolo della vita eterna di Roma, e di preparare le focacce per i sacrifici. La casa del re doveva infatti essere un complesso articolato di cui faceva parte, oltre alla Regia vera e propria, anche la casa delle Vestali. L'attuale casa delle Vestali, ai piedi del Palatino, è collegata con il tempio rotondo di Vesta, che deve il suo aspetto all'ultimo restauro, eseguito da Giulia Domna, moglie di Settimio Severo, dopo l'incendio del 191 d.C.
    La scoperta di strutture risalenti all'VIII secolo a.C. è di fondamentale importanza per confermare, insieme al rinvenimento del cosiddetto "muro di Romolo" sul versante settentrionale del Palatino (databile allo stesso periodo e individuato da Carandini nel 1987), che la fondazione di Roma ebbe luogo effettivamente intorno al 750 a.C. Dietro la leggenda, quindi, la storia.

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